Domani, giovedì 27 giugno, una parte dell’Italia va all’inferno. E’ cominciata un’ondata di caldo con epicentro in Francia che va inserita nella nuova a-normalità climatica e che, secondo le previsioni, al Nord Ovest sarà senza precedenti: le temperature massime scaleranno per la prima volta i 40 gradi; in alcuni luoghi, temperature minime (minime!) non scenderanno sotto i 30 gradi.
I 40 gradi possono anche non essere così eccezionali in alcune parti di Italia: ma al Nord Ovest è un altro paio di maniche. Secondo le serie storiche ufficiali, Torino e Milano finora hanno avuto il loro giorno più caldo durante la terribile estate 2003, quando le temperature raggiunsero, rispettivamente, i 37,1 e i 39,3 gradi. Però era agosto, allora: non giugno.
Per avere un’idea dell’entità del fenomeno, bisogna considerare le temperature medie della fine di giugno nelle due città: 28 gradi a Milano e 27 a Torino. Sono 12-13 gradi in meno di quelli attesi per i prossimi giorni. Un’anomalia uguale e contraria – cioè spostata verso il freddo – comporterebbe temperature massime attorno ai 15 gradi.
Nel 2003, il caldo non diede requie per mesi. Cosa succederà quest’anno, non si può sapere: fare previsioni meteo anche solo a 7 giorni è come giocare a testa o croce. Tuttavia è bene tener presente quello che il 2003 ha insegnato: di caldo, si muore. Letteralmente.
Circolarono allora varie cifre: , tipo oltre 7.000-11.000 morti in più rispetto a quelle statisticamente attese e a Torino i decessi furono più che raddoppiati fra gli over 75. Così oggi l’ARPA Piemonte ha messo le mani avanti: avverte che si verificherà un alto eccesso di “eventi sanitari”.